Psycho Pills

Bambini in quarantena:

Un’analisi della situazione ed un VADEMECUM per i genitori.

All’inizio era sembrata una lunga vacanza, una lunga coda del carnevale.Poi la vacanza è finita di colpo,e fu così che,nel giro di poche ore,la vita dei nostri figli è cambiata e loro si sono ritrovati, più o meno inconsapevoli, a disegnare arcobaleni da appendere alle finestre. Ma in tutto questo sconvolgimento cosa sta accadendo nelle teste dei bambini?

Che cosa pensano e sentono soprattutto i più piccoli, quelli che non hanno ancora sei anni, che non vanno alla scuola dell’obbligo? I bambini hanno bisogno di sicurezza, di spiegazioni chiare che possano essere ricondotte alla loro percezione del mondo.Dobbiamo stare attenti,non possiamo dire ‘non è nulla’ e poi passare tutto il giorno attaccati alle notizie o parlare al telefono usando termini allarmanti.

I bambini, anche se piccoli, hanno un loro bagaglio con cui ragionano. Ogni volta che si verifica un cambiamento il sistema soffre uno stress, l’adulto ci mette di più a superarlo, i bambini meno.Dobbiamo tollerare il disordine per permettere ai bambini di usare lo spazio liberamente: correre, andare sul triciclo, ballare. Dobbiamo garantirgli una buona dose di attività motoria perché in età evolutiva questo incide sullo stato psicofisico e anche sulla regolarità del sonno.

Ecco punto per punto un breve vademecum.

– Incoraggiare un ascolto attivo. I bambini possono rispondere a situazioni difficili o preoccupanti in diversi modi (cambiamenti d’umore, pipì nel letto, arrabbiature). Diventa importante comprendere i vissuti dei nostri bambini come manifestazione del disagio che stanno vivendo e fornire un clima sereno e capace di accoglienza e ascolto delle loro emozioni. Per esempio Impegnarsi in un’attività creativa, come giocare e disegnare, può facilitare il processo di espressione dell’emozione e liberazione dalle ansie.

– Incoraggiare un ambiente attento e dedito al bambino. I bambini comprendono facilmente gli stati d’animo degli adulti e su questi si sintonizzano. E’ dunque importante che i genitori si impegnino a gestire le loro emozioni, mantenendo la calma e rassicurandoli, spiegando gli avvenimenti in modo semplice e per loro comprensibile.

– Mantenere i contatti (genitori separati). E’ importante che in questo periodo i bimbi stiano vicini alle persone che gli vogliono bene. Nel caso di famiglie con genitori separati è importante mantenere un contatto con il genitore non convivente, che sia scritto o facilitato da telefono o videochiamate. Fate in modo che il contatto sia costante e regolare.

– Definire una routine. In questo momento in cui tutto sembra da riorganizzare è importante mantenere gli orari regolari il più possibile o aiutare a creare nuove abitudini all’interno di un eventuale nuovo ambiente, con attività che prevedano l’apprendimento, il gioco e il relax.

– Fornire spiegazioni significa rassicurare. Ciò che non si conosce fa paura. Non temete di raccontare ai bambini cosa sta accadendo, ma fatelo usando termini semplici e non allarmistici e soprattutto parlate di cose certe, come le informazioni dell’ Oms o della Protezione Civile. Lasciate pure perdere i dibattiti senza fondamento scientifico.“

Ora, mi chiedo e chiedo a voi genitori, in questo momento in cui la scuola è meno presente nel quotidiano dei vostri figli e se invece di imparare la matematica imparassero a cucinare? A cucire i loro vestiti?

A pulire? A coltivare un frutteto, una pianta? E se imparassero a cantare canzoni ai nonni o ai loro fratelli più piccoli? E se imparassero a prendersi cura dei loro animali domestici e a fargli il bagno? E se sviluppassero la loro immaginazione e dipingessero un quadro? E se imparassero ad essere più responsabili e ad essere più connessi con tutta la famiglia in casa? E se noi genitori insegnassimo loro ad essere brave persone? E se imparassero e sapessero che stare insieme, ed essere in salute, è molto meglio che avere l’ultimo modello di cellulare?

Forse questo ci manca, e se tutti lo imparassimo, non sarebbe un anno perso, forse saremmo pronti per un futuro migliore.